sabato 14 gennaio 2012

Luce verticale! Il giudice ragazzino . . .

 
 Così si esprime una delle ragazze che ha visto il film una “Luce verticale”

Vi ringrazio davvero per avermi dato la possibilità di guardare il film-documentario di Salvatore Presti sulla figura e la storia del giudice Rosario Livatino.
Come hai potuto notare, ho letto tutto di un fiato il libricino che accompagna il video e sin da allora ho provato delle forti emozioni. Conoscevo in parte la profondità e lo spessore di quello che forse è più notoriamente ricordato come il "giudice ragazzino" ma mi ha immensamente colpito come il dott. Presti abbia saputo ricostruirne la vicenda umana guardandone in profondità lo spirito, il meraviglioso retroscena...
Da Siciliana continuo a sentirmi fiera del fatto che vi siano stati o vi siano uomini come Livatino, uomini che non cedono alla corruzione, che con spirito di dedizione e sacrificio fanno dei propri "talenti" un'arma per migliorare la società, per rendere questo nostro mondo migliore di quanto non sia.  Poi però qualcuno arresta quello slancio ma non può oscurarne la luce. Ecco cosa ha fatto Presti, ha consentito a me e a molti, moltissimi altri di conoscere, di capire, di guardare oltre, come era solito fare Livatino, forse anche a partire da quella visita mattutina in chiesa, a tutti sconosciuta ma fonte da cui attingere forza...
E poi le interviste, le dichiarazioni, e l'attenzione per i particolari...

Sarebbe meraviglioso per me un giorno, spero non molto lontano, poter parlare, conoscere in qualche modo Salvatore Presti, un regista da cui trapela una grande anima.
Ti chiedo dunque cortesemente di voler inoltrare o comunicare nella modalità che ritieni più opportuna questa mia breve riflessione al dott. Salvatore Presti

Ringraziando te per la collaborazione ed il dott. Presti per l'eventuale attenzione che vorra’ rivolgermi, colgo l'occasione per augurarvi Buone Anno !

Cordialità.
Antonella Brucato





lunedì 9 gennaio 2012

9 gennaio 2012 anno di preparazione al bicentenario dalla nascita di Madre M. Caterina

Dall'omelia di P. Pietro Sorci (ofm) per il giorno di apertura del bicentenario dalla nascita di Madre Caterina Troiani:  Con la sua dedizione a tutti, senza distinzione di razza, lingua, cultura e religione, in terra islamica, madre Caterina come aveva fatto proprio in Egitto, a Damietta, 650 anni prima, Francesco di Assisi ha anticipato profeticamente l'ecumenismo del concilio Vaticano II e del secolo  XX.

PREGHIERA:
 

sabato 7 gennaio 2012

Capodonno indimenticabile in convento:Aniello e Rosalba

Francesco d'Assisi diceva:"La madre di un frate è la la madre di tutti i frati". Per noi i parenti di una sorella sono nostri familiari. Vogliamo dire grazie a Aniello e Rosalba per questi giorni trascorsi in armonia... Insieme abbiamo pregato...condiviso...  Grazie a te Rosalba per il tuo servizio in cucina fatto con amore e dedizione. Grazie a te Aniello per la capacità di essere intraprendente.... ironico e affettuoso. Il Signore vi benedica! Vi attendiamo a palermo per festeggiare i vostri 40° anni di matrimonio...

martedì 3 gennaio 2012

GIOVANI IMPEGNATI !

Un mondo migliore è possibile a cominciare da noi stessi!

“Ogni cosa che facciamo è come una goccia nell'oceano, ma se non la facessimo l'Oceano avrebbe una goccia in meno.”

L'uomo qualunque ha la possibilità di modificare la vita feriale mediante azioni e scelte quotidiane, partendo da un livello personale fino ad un livello globale, nell'ottica di creare un nuovo rapporto con le cose, con le persone, con la natura e con la mondialità. Non bisogna diventare degli eroi o essere dei santi per mettere in pratica i nuovi stili di vita; è sufficiente essere semplici cittadini, responsabili e solidali; cristiani davvero autentici e attivi. Lo scopo è quello di rispondere meglio alle esigenze di oggi creando un mondo migliore, quello sognato anche per le generazioni future. Anche il Santo Padre invita infatti a costruire "un mondo migliore" nell'attesa che venga "il mondo realmente migliore": un impegno nell'oggi che passa, dunque, con lo sguardo rivolto al domani che sarà per sempre.
Sempre più uomini d’oggi sentono il bisogno di dare il proprio contributo affinché ciò si realizzi: pensiamo per esempio a tutti quei movimenti o associazioni o semplicemente gruppi spontanei di cittadini che resisi conto della gravità della situazione economica, politica, socio-culturale mettono insieme le proprie idee per innescare un processo di cambiamento possibile. Così per esempio Maurizio Pallante, saggista italiano, ha iniziato a parlare anche nel nostro Paese di “decrescita felice” sull’impronta di quanto fatto per la prima volta nel 2002 da Serge Latouche, associando a questo concetto quello della sobrietà, fondamentali per il perseguimento di una vita diversa. Si punta ad elaborare nuovi indicatori di benessere sociale, superando il tradizionale ed esclusivo ricorso al PIL(Prodotto Interno Lordo) e proponendo il BIL (Benessere Interno Lordo) o il FIL (Felicità Interna Lorda). Rimandiamo per un approfondimento al sito http://decrescitafelice.it
A questo filone di pensiero si collega anche Francesco Gesualdi, già allievo di don Milani, e fondatore e coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo a Vecchiano (Pisa) che si propone di analizzare le cause profonde dell’emarginazione, di definire strategie a difesa dei diritti degli ultimi e di ricercare nuove formule economiche capaci di garantire a tutti la soddisfazione dei bisogni fondamentali.
A tal proposito egli parla della necessità di instaurare anche un nuovo rapporto con le cose, passando dal consumismo al consumo critico, dalla dipendenza alla sobrietà, dall’usa e getta al riutilizzo e recupero.
Per un approfondimento segnaliamo il volume di Francesco Gesualdi, “Manuale per un consumo responsabile: dal boicottaggio al commercio equo e solidale”, Feltrinelli Editore, 1999.
Antonella Brucato


Giornata mondiale della Pace


L’OPINIONE DI… Benedetto XVI

1. Educare i giovani alla giustizia e alla pace
Il Santo Padre Benedetto XVI ha scelto il seguente tema per la celebrazione della 45ª  Giornata Mondiale della Pace del prossimo 1° gennaio 2012: «EDUCARE I GIOVANI ALLA GIUSTIZIA E ALLA PACE». Il tema entra nel vivo di una questione urgente nel mondo di oggi: ascoltare e valorizzare le nuove generazioni nella realizzazione del bene comune e nell’affermazione di un ordine sociale giusto e pacifico dove possano essere pienamente espressi e realizzati i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo.
Risulta quindi un dovere delle presenti generazioni quello di porre le future nelle condizioni di esprimere in maniera libera e responsabile l’urgenza per un “mondo nuovo”. La Chiesa accoglie i giovani e le loro istanze come il segno di una sempre promettente primavera ed indica loro Gesù come modello di amore che rende «nuove tutte le cose» (Ap 21,5).
I responsabili della cosa pubblica sono chiamati ad operare affinché istituzioni, leggi e ambienti di vita siano pervasi da umanesimo trascendente che offra alle nuove generazioni opportunità di piena realizzazione e lavoro per costruire la civiltà dell’amore fraterno coerente alle più profonde esigenze di verità, di libertà, di amore e di giustizia dell’uomo.
I giovani dovranno essere operatori di giustizia e di pace in un mondo complesso e globalizzato. Ciò rende necessaria una nuova “alleanza pedagogica” di tutti i soggetti responsabili. Il tema preannuncia una preziosa tappa del Magistero proposto da Benedetto XVI nei Messaggi per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace, iniziato nel segno della verità (2006: «Nella verità la pace»), proseguito con le riflessioni sulla dignità dell’uomo (2007: «Persona umana, cuore della pace»), sulla famiglia umana (2008: «Famiglia umana, comunità di pace»), sulla povertà (2009: «Combattete la povertà, costruire la pace»), sulla custodia del creato (2010: «Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato») e sulla libertà religiosa (2011: «Libertà religiosa, via per la pace»), e che ora si rivolge alle menti e ai cuori pulsanti dei giovani: «Educare i giovani alla giustizia e alla pace».