martedì 3 gennaio 2012

GIOVANI IMPEGNATI !

Un mondo migliore è possibile a cominciare da noi stessi!

“Ogni cosa che facciamo è come una goccia nell'oceano, ma se non la facessimo l'Oceano avrebbe una goccia in meno.”

L'uomo qualunque ha la possibilità di modificare la vita feriale mediante azioni e scelte quotidiane, partendo da un livello personale fino ad un livello globale, nell'ottica di creare un nuovo rapporto con le cose, con le persone, con la natura e con la mondialità. Non bisogna diventare degli eroi o essere dei santi per mettere in pratica i nuovi stili di vita; è sufficiente essere semplici cittadini, responsabili e solidali; cristiani davvero autentici e attivi. Lo scopo è quello di rispondere meglio alle esigenze di oggi creando un mondo migliore, quello sognato anche per le generazioni future. Anche il Santo Padre invita infatti a costruire "un mondo migliore" nell'attesa che venga "il mondo realmente migliore": un impegno nell'oggi che passa, dunque, con lo sguardo rivolto al domani che sarà per sempre.
Sempre più uomini d’oggi sentono il bisogno di dare il proprio contributo affinché ciò si realizzi: pensiamo per esempio a tutti quei movimenti o associazioni o semplicemente gruppi spontanei di cittadini che resisi conto della gravità della situazione economica, politica, socio-culturale mettono insieme le proprie idee per innescare un processo di cambiamento possibile. Così per esempio Maurizio Pallante, saggista italiano, ha iniziato a parlare anche nel nostro Paese di “decrescita felice” sull’impronta di quanto fatto per la prima volta nel 2002 da Serge Latouche, associando a questo concetto quello della sobrietà, fondamentali per il perseguimento di una vita diversa. Si punta ad elaborare nuovi indicatori di benessere sociale, superando il tradizionale ed esclusivo ricorso al PIL(Prodotto Interno Lordo) e proponendo il BIL (Benessere Interno Lordo) o il FIL (Felicità Interna Lorda). Rimandiamo per un approfondimento al sito http://decrescitafelice.it
A questo filone di pensiero si collega anche Francesco Gesualdi, già allievo di don Milani, e fondatore e coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo a Vecchiano (Pisa) che si propone di analizzare le cause profonde dell’emarginazione, di definire strategie a difesa dei diritti degli ultimi e di ricercare nuove formule economiche capaci di garantire a tutti la soddisfazione dei bisogni fondamentali.
A tal proposito egli parla della necessità di instaurare anche un nuovo rapporto con le cose, passando dal consumismo al consumo critico, dalla dipendenza alla sobrietà, dall’usa e getta al riutilizzo e recupero.
Per un approfondimento segnaliamo il volume di Francesco Gesualdi, “Manuale per un consumo responsabile: dal boicottaggio al commercio equo e solidale”, Feltrinelli Editore, 1999.
Antonella Brucato


Nessun commento:

Posta un commento