venerdì 13 maggio 2011

Adorazione eucaristica Travolgente! Palermo Parrocchia San Basilio ( Palermo)


Entrando in Chiesa non si poteva non respirare un’atmosfera non normale, vedere tutti quei giovani, famiglie e anziani rendeva perfettamente il concetto del POPOLO DI DIO. Quella della notte scorsa non è stata la stessa adorazione, ma è stata l’adorazione….. il vedere esposto il Santissimo Sacramento in una Chiesa illuminata solo da piccoli faretti protesi tutti verso Lui, ti incitava a cantare, pregare, ma cosa più importante ad ascoltare.Si ascoltare perché forse in una società come quella nostra, cosi troppo frenetica, quello che viene più a mancare dopo la preghiera è l’ascolto di Dio, molto spesso la preghiera è solo un monologo di noi verso Dio, dove affidiamo tutte le nostre ansie, perplessità, paure e raramente restiamo in attesa per ascoltare quello che il nostro Padre ha da dirci.
Tre sono stati i momenti più intensi del momento di preghiera della scorsa sera:
Il primo l’esposizione del Santissimo dopo un momento di silenzio per cercare di raccogliersi e allontanare per un po’ tutto quello che di pesante teneva la nostra anima, dopo un po’ di attesa poi il sacerdote prese il corpo di Cristo e lo espose ai fedeli,  ho provato la stessa emozione di quando un ragazzo, fidanzato da pochi gironi, aspetta trepidante la sua fidanzata  sotto casa per un’ appuntamento galante e dopo un’ attesa di pochi minuti, che sembra un’eternità, si vede scendere lei….. bellissima….unica…. ecco ieri Dio si è manifestato cosi …UNICO …..BELLISSIMO….TRAVOLGENTE
Il secondo momento è stato anche molto bello, ogni persona girandosi sia a destra che a sinistra doveva dire all’altro che agli occhi di Dio era speciale e che lo amava, a primo impatto era una cosa un po’ difficile da fare perché dire ti amo è difficile per il significato che ha, poi dirlo ad un estraneo lo è  ancora di più, ma poi pensi che nella persona che hai vicino, non c’è un estraneo ma Dio e allora quel ti amo da sforzato diventa dirompente, e pieno di amore come le acque di un fiume in piena.
Il terzo momento è stato il porre in cuore grande e rosso, posizionato appena sotto l’altare, tanti cuoricini bianchi per ogni fedele. Sembrerebbe una cosa di poco conto, ma non è stato cosi, perché tra l’aria paradisiaca che si respirava, il cantare il brano” come tu mi vuoi io sarò”, e il passare davanti il Santissimo una cosa apparentemente  ovvia è diventata unica, una cosa presumibilmente semplice , preziosa.


Tanto e tanto c’è ancora da dire come la bellezza di animo della delle suore francescane missionarie della casa Maria di Nazaret, vere  spose di Cristo, che con il loro semplice sguardo irradiavano di amore fedeli, e Chiesa non si potevano non abbracciare, cosa che ho puntualmente fatto.
Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per aver portato nella mia parrocchia un’ evento comunitario intenso come quello di ieri sera, quindi a nome del gruppo giovanile GIOVANI SUL  CAMMINO DELLA VITA porgo un caloroso grazie e cito una frase bellissima "Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini tuo da gloriam".
Nicola Sirchia

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