martedì 20 settembre 2011

GMG Madrid 2011: la testimonianza di Paolo

Ogni giornata mondiale dei giovani è un pellegrinaggio, un susseguirsi di tappe di mete e di eventi che ti segnano il cuore. 

Io sono Paolo, un giovane di 28 anni, che ha già partecipato a tre GMG: Colonia (2005), Sidney (2008) e Madrid (2010); ognuno mi ha lasciato qualcosa. A distanza di tempo mettendo insieme tutti questi segni e guardandoli dall’alto intravedo le tante meraviglie che il Signore ha compiuto nella mia vita e quindi il volto di Dio.


Tutto questo non può che farmi gioire perché mi fa vedere il Paolo che ero prima di incontrare Cristo e il Paolo dopo averLo incontrato; è come guardare una trasformazione efficace, lenta ma evidente. Al contempo cerco di esternare questa gioia a chiunque incontro, soprattutto ai giovani. 

L’ultima GMG, quella di Madrid, la paragono a un bellissimo mosaico dove sono presenti vari colori; si perché come in tutti i pellegrinaggi ci cono stati sia gioie che dolori. Io vedo la GMG come un riassunto in pochi giorni della vita di ogni uomo; ad ogni tappa si possono presentare degli inconvenienti lungo il tragitto, o avere delle incomprensioni con il compagno di viaggio. In questo possiamo sperimentare e mettere in pratica ciò che ci insegna Gesù: il perdono all’altro e accettare tutto quello che accade con gioia. 


Io posso testimoniare che, mettendomi alla prova, Dio si fida di me; perché dico questo? Perché mi dà la possibilità nella mia piccolezza di annunciarlo ad altri senza paura. A Madrid parlando di Lui con dei giovani, sentivo che mi sosteneva nel discorso che stavo facendo a loro. 

A tal proposito mi viene in mente un pensiero espresso da Monsignor Crociata durante la terza catechesi del 19 agosto (Madrid):

«Quando annunciamo il Signore, non siamo noi che arriviamo, ma è Lui che tocca il cuore della persone con cui stiamo interloquendo».

Dell’esperienza tutta di Madrid, ciò che porto sempre nella mia mente è il momento dell’adorazione eucaristica con il Santo Padre; ho scoperto la potenza di questa ostia, di questa particola: lì c’è Gesù, l’attore dell’azione cristiana, colui che è sempre nel tabernacolo che ci attende senza farci fretta e ascolta tutte le nostre ansie, colui dal quale esce quella forza MISSIONARIA necessaria per prenderci cura di chi ci sta accanto…anche dei più lontani! 


Infine, desidero tanto che tutti i giovani siciliani, italiani, insomma di tutto il mondo possano vivere la fortissima esperienza della GMG...!

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