giovedì 29 settembre 2011

Un pomeriggio con i ragazzi di Addiopizzo


Sabato 24 settembre 2011 è stata una giornata profonda, piena di impegni, di gioia e di fatica. Dopo un lauto pasto in fraternità abbiamo servito i nostri fratelli più poveri. Terminato il servizio, ci siamo recati in sede dai ragazzi di Addiopizzo. Ci hanno accolti Alessandro e Alessandra, due dei trenta ragazzi che fanno parte dell'associazione. La loro sede in via Lincoln è un locale confiscato alla mafia e affidato all'associazione che, con non pochi sforzi, l'ha restaurato e ammobiliato. Aperta al pubblico il 10 dicembre 2010, è stata dedicata al capo della Sezione Catturandi della Squadra Mobile di Palermo Mario Brignone, scomparso prematuramente quest'anno.
Dopo esserci accomodati nell'ampio salone Alessandro ci ha raccontato della nascita della loro associazione.
Nata a Palermo nel 2004, ha segnato per la città una svolta contro la rassegnazione al racket delle estorsioni. Tutto è iniziato quella mattina del 29 giugno 2004 quando Palermo si è svegliata tappezzata da adesivi con su scritto: “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”.
Un messaggio intenso che colpisce dritto al cuore di noi siciliano; un messaggio che ha segnato l'inizio di una nuova speranza di vita all'insegna della giustizia.
L'iniziativa è stata ideata da alcuni ragazzi che hanno deciso di creare un'associazione per sensibilizzare al cittadinanza al problema del pizzo. Il loro scopo è stimolare i cittadini ad una responsabilizzazione, mostrando quale sia il potere dei singoli nel far valere il proprio diritto di spendere i soldi presso esercizi puliti e liberi dalla mafia, cercando di sostenere gli imprenditori nella difficile scelta di prendere le distanze dalla mafia.
Inoltre attiva e fondamentale è anche la loro presenza nelle scuole dove è in atto un lavoro di sensibilizzazione sui temi dell'anti-racket e di promozione della cultura della legalità. Questo lavoro di sensibilizzazione si basa su degli incontri dove magistrati o imprenditori e negozianti portano la loro testimonianza ai ragazzi delle scuole. Ci raccontava Alessandro che al termine di un incontro con i ragazzi di una scuola del quartiere di Bonagia, gli stessi bambini, tramite la loro maestra, hanno contattato nuovamente i ragazzi di Addiopizzo per un nuovo incontro. Una grande vittoria sia per l'associazione sia per un mondo dove saranno proprio questi ragazzi a portare la giustizia.
Questo incontro è stata davvero una bella esperienza. Sapere che ci sono dei ragazzi come noi che combattono e si oppongono al crimine organizzato mi rasserena e mi spinge a prender parte, sempre con più grinta e volontà, alla loro e nostra causa, ricordando sempre di affidarci al Signore, perchè solo dove c'è Lui c'è sempre giustizia.

Nessun commento:

Posta un commento